La recensione del weekend

The Dark Knight - Il Cavaliere Oscuro


Aspettavo con ansia due film. Hellboy 2 uscirà in Inghilterra appena il 20 agosto. The Dark Knight, invece, è uscito giovedì. E come i bambini che corrono al cinema per vedere High School Musical, io mi sono fiondato alla prima proiezione... 17:10!
La trama. Inutile parlare di trama, come in ogni film di Batman (e di supereroi in generale) tutto ruota intorno all'eterna lotta tra bene e male. Il nemico di turno questa volta è Joker. Fa la sua comparsa (e se ne capisce la genesi) Two Face, altro cattivone storico della serie.
Passiamo oltre. L'ambientazione è claustrofobica. Mai un attimo di luce, solo nero e notte. Le esplosioni e il fuoco danno ogni tanto un po' di colore alla pellicola. Cosa altro aspettarsi da un film che si intitola Il Cavaliere Oscuro?
Ma il grande motivo di interesse era, almeno per me, vedere se il compianto Heath Ledger avesse saputo ricreare la stessa pazzia che Jack Nicholson aveva donato al personaggio di Joker nel primo film di Batman (1989, Tim Burton alla regia). Bene, non solo Heath regge il confronto ma talvolta surclassa il mostro scaro del cinema americano. Lo fa senza esagerare, senza voler a tutti i costi inseguire il classico modello del pazzoide. Dai suoi occhi e delle sue parole traspare una follia senza eguali. Razionalità ed improvvisazione si sposano a meraviglia. Interpretazione da Oscar, sempre se si può premiare un attore scomparso. Buona anche la recitazione di Christian Bale nei panni di Batman. Qualcuno lo definisce un po' freddo e distaccato, ma a me è risultato pienamente credibile e convincente.
Tirando le somme, film che sfiora il capolavoro proseguendo sul sentiero tracciato dal prequel Batman Begins (2005). Un Batman e una Gotham City più "umane" e meno fumettistiche, con nemici che hanno un volto e sentimenti. La domanda però sorge spontanea: meglio questo film o la versione originale di Tim Burton? E la mia risposta è secca: questo film.

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