La recensione del weekend

Piergiorgio Odifreddi - Chi ha ucciso Fermat?

In realtà,l'argomento di oggi doveva essere completamente diverso,ma non ho potuto resistere al fascino della divulgazione scientifica.
"Chi ha ucciso Fermat?" è un ciclo di venti puntate radiofoniche del contenitore "Alle 8 della sera" in onda su Radio2 in cui il matematico Piergiorgio Odifreddi - salito in questi giorni alla ribalta per delle affermazioni su Ratzinger - si prefigge il compito di parlare di matematica a chi di matematica non ne sa nulla.Uno scopo nobile sicuramente,ma una sfida che potrebbe sembrare persa in partenza se l'argomento fosse trattato in maniera scolastica.Ma da grande divulgatore qual è,Odifreddi compie il suo miracolo.Il punto di partenza è la dichiarazione di quello che per secoli è stato uno dei misteri irrisolti della matematica:il Grande (o Ultimo) Teorema di Fermat,la cui enunciazione è tanto semplice quanto è difficile la sua dimostrazione.
Partiamo dal Teorema di Pitagora,che dice che
in un triangolo rettangolo,la somma dei quadrati costruiti sui cateti è uguale al quadrato costruito sull'ipotenusa.

Questo teorema può essere tradotto in una semplice equazione matematica che penso tutti si ricordano dalle medie
a al quadrato più b al quadrato uguale c al quadrato

che è risolta per le cosiddette terne pitagoriche (3,4,5 ad esempio).
Ma cosa succede se alla locuzione "al quadrato" sostituiamo "al cubo" o "alla quarta potanza",fino ad arrivare "all'ennesima potenza"?Fermat,nel 1637,afferma che non esistono soluzioni intere positive per esponenti maggiori di 2.Lo scrive a margine di un libro,ma non lo dimostra adducendo come giustificazione che lo spazio non era sufficiente.La soluzione però è arrivata solo nel 1995 ad opera del matematico americano Andrew Wiles.
Bene,con il pretesto della risoluzione del Teorema di Fermat Odifreddi inizia una viaggio nella storia del numero e della matematica che è proprio...una storia,come quelle che si raccontano ai bambini.E lo dico,perchè come i bambini finito il racconto sognano di essere il principe o la principessa,qui l'ascoltatore (io,in questo caso) sogna di poter essere,prima o poi nella vita, un matematico.Perchè è impossibile non rimanere rapiti dall'evoluzione del pensiero umano in continua contraddizione con se stesso,dagli stratagemmi,dai paradossi e dagli escamotage che permettono di aggirare i problemi che si presentano di volta in volta.Ma quello che poi è stupendo è il finale di questa storia...a sorpresa,come accade per i thriller che si rispettino.Non vi anticipo niente perchè spero sinceramente che spendiate 5-6 ore della vostra giornata ad ascoltare questo piccolo capolavoro di Odifreddi.Ne discutiamo qui,insieme.Ma scommetto che la matematica non sarà più la stessa...
Vi lascio il link da cui potete scaricare le puntate in formato MP3
http://www.radio.rai.it/radio2/alleotto/fermat/




1 commenti:

Anonimo ha detto...

In effetti la ricerca matematica è come costruire una casa partendo dal secondo piano, proseguendo col tetto, per poi dedicarsi alle finiture interne. Poi, con la calma, qualche persona veramente noiosa si dedica a construire le fondamenta. Così almeno dice un matematico, Ian Stewart.