I fatti miei

Il video-cartellone... più lo guardo e più rido. E più penso che il protagonista sono io, più mi viene da ridere. I 90 secondi di "Dame la droga rossa!" potrebbero entrare nella storia della psichiatria... I versi che riuscivo ad emettere... Rido, ma sono orgoglioso dei tempi che furono, del mio passato, di strade che ripercorrei in toto a parte qualche piccola deviazione. Era bello. Era l'essere sulla soglia tra maturità e incoscenza. Era lo stare in gruppo. Era il divertimento fine a se stesso. Era lo stare in compagnia. Era il chiudersi in una stanza che con la fantasia diveniva un'arena, uno stadio che ascoltava la musica che suonavo.
Ora che sono lontano dalla mia Trieste, capisco quanto quel periodo abbia voluto dire per la mia vita... l'amicizia, la collaborazione, la musica. E sono valori che non mi abbandoneranno mai.
Grazie ancora per aver immortalato queste splendide testimonianze, che posso rivivere ogni giorno. That's me, babe!

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